CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO (Decreto Rilancio)

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il modello e le istruzioni per richiedere il contributo a fondo perduto alle imprese previsto dal Decreto Rilancio.
Da lunedì 15 giugno e fino al 13 agosto, le imprese interessate possono presentare, direttamente o tramite intermediario, l’istanza in via telematica.
A seguito della presentazione di questa istanza l’Agenzia delle entrate rilascerà una prima ricevuta di presa in carico o di scarto sulla base dei controlli formali dei dati. Entro 7 giorni lavorativi dalla data della ricevuta di presa in carico viene rilasciata una seconda ricevuta che attesta l’accoglimento dell’istanza ai fini del pagamento ovvero lo scarto dell’Istanza.
L’erogazione del contributo è effettuata mediante accredito sul conto corrente corrispondente all’IBAN da voi indicato nell’Istanza.
L’Agenzia delle entrate effettuerà ulteriori controlli prima e dopo aver erogato il contributo. Qualora dai predetti controlli emerga che il contributo sia in tutto o in parte non spettante, l’Agenzia delle entrate procederà al recupero dello stesso
Vi ricordo sinteticamente alcune cose importanti
A CHI SPETTA
Possono usufruirne:
- soggetti esercenti attività di impresa e lavoro autonomo che nel 2019 non abbiano avuto ricavi non superiori a 5 milioni di euro
- i titolari di reddito agrario
CONDIZIONE NECESSARIA
Per richiedere il contributo, dovete verificare che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia stato inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2019. Cioè si deve essere verificato un calo del fatturato di 1/3
COME CALCOLARE IL CONTRIBUTO
Sulla differenza di fatturato tra aprile 2020 e aprile 2019 si applica una percentuale che determinerà l’ammontare del contributo a fondo perduto:
- 20% per coloro che nel 2019 hanno avuto ricavi non superiori a 400.000 
- 15% per coloro che nel 2019 hanno avuto ricavi compresi tra 400.000 e 1.000.000
- 10% per coloro che nel 2019 hanno avuto ricavi compresi tra 1.000.000 e 5.000.000
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche
Autore: Alfonso Paura 14 luglio 2025
E’ una delle massime di buon senso più conosciute, “ non mettere tutte le uova nello stesso paniere ”. La applichiamo in tante situazioni, ma ce ne dimentichiamo quando si tratta di gestire il nostro denaro. E ne ho la conferma dopo una chiacchierata con un cliente di qualche giorno fa. Mi ha chiesto di aiutarlo a valutare un mutuo per acquistare il terzo immobile. Sì, avete letto bene, la terza casa. Mi sono sentito in dovere di dirgli “ma tu di diversificazione non ne vuoi proprio sentir parlare!” Ma come lui, ci sono tantissimi italiani che continuano a concentrare una grande fetta del loro patrimonio in un unico asset, il “tanto adorato mattone”. Non voglio demonizzare il settore immobiliare, e non ho nulla in contrario. Ma ritengo che sia importante essere consapevoli che una gestione patrimoniale sana parte dalla diversificazione
Autore: Alfonso Paura 9 luglio 2025
Se domani perdessi il lavoro, per quanti mesi potresti sopravvivere senza stress?
Autore: Alfonso Paura 28 marzo 2025
Hai un mutuo in corso? Hai verificato se puoi migliorare le condizioni ed abbassare la rata?
Autore: Alfonso Paura 27 marzo 2025
Sai qual è la vera differenza tra chi ha una vita finanziaria stabile e chi è sempre in ansia per i soldi? La pianificazione . Spesso si crede che sia una pratica riservata a chi dispone di grandi guadagni. 🚨 Non è così, vale per tutti. Anche chi ha un ottimo stipendio può trovarsi comunque in difficoltà se non sa gestire il proprio denaro. Un cliente recentemente mi ha detto: " Caro Alfonso, sembri rendere tutto facile. Oggi è impossibile pianificare. Con tutte le crisi, guerre e imprevisti che si verificano ogni giorno, come si può pianificare? Perché dovrei preoccuparmi della gestione dei miei soldi? " Condividete questa visione? Io NO. Penso esattamente il contrario. Ritengo che