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Ride bene chi ride ultimo.... disse la CASSA all'UTILE!!

Prima di raccontarti un aneddoto che mi è capitato qualche giorno fa, ti faccio alcune domande. Ritieni veramente che:
   - l'unico obiettivo per un'azienda è quello di chiudere in utile?
   - l’utile è l'unico dato che interessa, ad esempio ad una banca?
   - chiudere il bilancio in utile è garanzia di Azienda sana?


Io penso proprio di NO.


L'utile ride e la cassa piange...

Ne parlavo ieri con un imprenditore. Mi diceva (testuali parole). “ho praticamente chiuso il bilancio del 2023. Il risultato è un utile di 124.000 euro.

Ma sono preoccupato, sul conto corrente quei soldi non li ho… Devo fare un investimento importante per l’azienda e sono costretto a chiedere

un finanziamento in banca”

Ma pensa un po', chi l’avrebbe mai detto…
Ancora una volta i conti non tornano.
L’UTILE RIDE E LA CASSA PIANGE..

Per curiosità ho chiesto all’imprenditore di analizzare un po' meglio la situazione della sua azienda. Nell’ultimo anno ha incrementato il fatturato (+27%), non ha contratto debiti, non ha licenziato nessuno.
Eppure, nonostante ciò, la sua azienda non ha un euro “in tasca”.
Oggi deve acquistare un nuovo macchinario, strategico per la sua azienda, e sarà "costretto" a chiedere aiuto alle banche.

Quale sarà la risposta della
#banca?
Di certo, non è così scontato che sia positiva solo perché l’azienda ha fatto registrare un utile. La banca vorrà capire come verrà rimborsato il
#finanziamento.
Non basta più dire “tranquillo Direttore, le rate le pagherò. Da 3 anni la mia azienda è in utile!”
O mi sbaglio???


Situazione azienda

Vi chiedo.
Ma cosa sarà successo a questa azienda per ritrovarsi in queste condizioni? In cosa ha sbagliato? Cosa ha sottovalutato?
Semplice, non ha avuto la giusta attenzione per alcuni indicatori aziendali importanti.
Quell’imprenditore, nonostante i dati positivi, non ha fatto un’attenta valutazione degli equilibri della sua azienda (economici-finanziari-patrimoniali) per capire se l'azienda stava andando nella giusta direzione per produrre NON solo un utile contabile ma anche ricchezza.


L'utile non è garanzia di niente!

Facciamocene una ragione, l’utile non è garanzia di niente. E’ un semplice risultato contabile. Le banche vogliono sapere se l’azienda è in grado

di produrre flussi di cassa e non soldi di carta… Questa è la verità!!
La banca è un’impresa, non è obbligata a darti i soldi e se decide di darteli vuole sapere NON quanto utile produce la tua azienda, ma vuole

sapere 3 cose fondamentali:
  - cosa ne fai dei suoi soldi
  - come glieli restituisci ed in quanto tempo
  - quali sono le probabilità di perdita

Se c’è ancora qualcuno che pensa che le Banche per concedere un affidamento si accontentano di leggere un
#bilancio in utile allora devo

dire che si vive in un mondo immaginario...

Se invece vuoi capire quali sono le regole del gioco nei rapporti Banca - Impresa allora parliamone.




Autore: Alfonso Paura 21 novembre 2024
Non sono qui per salvare il B.N.P.L. da voi, ma voi dal B.N.P.L. Titolo un pò scherzoso 😊 con una frase rivisitata di un noto film. Quindi, nessuna campagna contro lo strumento, ma solo alcune considerazioni sul fenomeno ormai molto diffuso anche in Italia. In realtà questa "moda" merita attenzione. Ne ho parlato spesso del B.N.P.L. (buy now pay later) , il fenomeno del “compro ora pago dopo, in 3/4 rate”. Come scrive il #Sole24ore, “Il B.N.P.L. ti insegue durante gli acquisti”. Ed è proprio così. Ormai ogni volta che siamo online (e non solo) e desideriamo acquistare qualcosa, ecco che spunta fuori la proposta di pagare in 3/4 comode rate mensili. 📌Secondo una recente indagine di #Crif, il B.N.P.L. registra un incremento, nel secondo trimestre del 2024, del +133% rispetto al primo trimestre del 2022.
Autore: Alfonso Paura 6 novembre 2024
In Italia, il tema della #pensione è sempre più fonte di preoccupazione. La previdenza pubblica sta infatti attraversando un momento di crisi strutturale che rende necessaria una seria riflessione sul futuro pensionistico. D’altro canto, ci sono ancora tanti “falsi miti” che condizionano il decollo della previdenza complementare.  Tutto questo porta molte persone a chiedersi se le pensioni pubbliche saranno sufficienti a garantire un reddito adeguato dopo la fine della vita lavorativa, ma poche persone ad agire per migliorare le cose. Il sistema contributivo, oggi prevalente, calcola l'ammontare della pensione sulla base dei contributi effettivamente versati durante la carriera lavorativa. Con carriere sempre più frammentate e flessibili, questa formula penalizza chi non ha una storia contributiva lineare o chi ha subito interruzioni di carriera, rendendo ancora più evidente la necessità di forme di previdenza complementare.
Autore: Alfonso Paura 18 settembre 2024
Questa domanda, apparentemente semplice, nasconde una riflessione profonda che coinvolge sia la nostra vita personale che professionale. Ogni giorno ci troviamo a dover scegliere tra una ricompensa immediata (l'uovo oggi) e un beneficio maggiore, ma a lungo termine (la gallina domani). La decisione che prendiamo può avere un impatto significativo sul nostro futuro.
Autore: Alfonso Paura 23 maggio 2024
"Ma quanto è bello andare in giro per le scuole bolognesi se hai una Mission Special che allontana i problemi E la scuola (non) va…" (testo riadattato della famosissima canzone dei Lunapop..) Due licei di Bologna che hanno deciso di coinvolgere i ragazzi in un percorso di Educazione finanziaria. Mi sono divertito molto. E’ stata un’esperienza molto bella ed arricchente.
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