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Educazione finanziaria a scuola...

Finalmente, mi viene da dire…

E’ da troppi anni che ormai se ne parla. Già nel 2012, l’OCSE aveva inserito l’educazione finanziaria tra le materie da insegnare nelle scuole.

Da qualche tempo è aumentata la consapevolezza tra l’opinione pubblica che è sempre più importante acquisire conoscenze e competenze finanziarie iniziando proprio dalle scuole e dai giovani.


Il disegno di legge...

Nei giorni scorsi, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge Competitività, che inserisce l’Educazione finanziaria nell’insegnamento dell’Educazione civica.

Nel comunicato diffuso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito si specifica l’obiettivo da raggiungere “In questo modo, in un’ottica interdisciplinare e trasversale, acquisiscono centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l’investimento, con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese. Per promuovere la cultura finanziaria, il ddl prevede forme di cooperazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici.”


Personalmente ritengo l’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole non solo un’ottima iniziativa, ma anche necessario.

La Scuola rappresenta una delle tante porte da aprire se si vuole condividere in modo efficace ed utile le conoscenze in materia di educazione finanziaria.

Tra l’altro, ritengo che le iniziative promosse nelle scuole possono rappresentare lo strumento per coinvolgere non solo i ragazzi ma anche i genitori stimolando tra di loro dialogo e riflessioni.


Chi saranno gli insegnanti, quali materie,...

Ci sono, però, 5 aspetti che mi invitano a fare qualche riflessione con un fine costruttivo per centrare l’obiettivo.


  1. il coinvolgimento di “associazioni maggiormente rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari”, cito testualmente.

        Ecco, spero che su questo punto ci sia massima attenzione così da non vanificare il grande lavoro svolto in questi ultimi anni da vari attori quali Comitato EduFin con la   

        regia della Prof.ssa Annamaria Lusardi, e le varie organizzazioni private e pubbliche (ad es EQWAPROGETICA,…) che hanno strutturato veri e propri contenitori di 

        Educazione finanziaria coinvolgendo Università, Pubblica amministrazione, Terzo settore, Educatori finanziari.

   2. chi curerà la formazione degli insegnanti? quanto durerà la formazione? quali saranno le materie trattate? Domande legittime se si vuole puntare a risultati interessanti

       e se si vuole mettere queste figure in condizione di trattare i temi proposti "risparmio e investimento". Magari tanti di loro rientrano tra gli italiani che non investono i loro

       risparmi

   3.  si fa riferimento solo a due temi da trattare nell’insegnamento della materia: “risparmio e investimento”. L’educazione finanziaria è molto altro. Non è sufficiente solo

        conoscere l’ABC della finanza. Questo non ci mette al riparo da investire in modo scorretto, inadeguato e rischioso.

   4.  entrando nelle scuole si coinvolgono i giovani. E con gli adulti cosa si fa? Pensiamo anche a loro? Altrimenti questi ragazzi tornano a casa e con chi condividono le cose

        apprese a scuola…

   5.  siamo disposti a misurare i risultati e, soprattutto, a monitorarli nel tempo? Questa credo sia l’attività più impegnativa ma che non può essere trascurata


Ovviamente auguro un buon lavoro a tutti gli attori che saranno coinvolti in queste iniziative e auspico risultati eccellenti.


Educazione finanziaria sì, ma UTILE...

Avere voglia di “investire” in educazione finanziaria significa una sola cosa: dare attenzione al nostro futuro ed avere cura del nostro benessere.


E’ dal 2013 che mi occupo di Educazione finanziaria e sono convinto che la stessa può essere utile se prendiamo atto che l’educazione finanziaria:

- non è un corso ma un percorso di accompagnamento

- non insegna a diventare “solo” esperti di prodotti

- ha per oggetto il benessere collettivo

- riguarda l’intero ciclo di vita (life cycle) e quindi comprende tutti gli aspetti e le aree della nostra vita (budgeting, indebitamento, ritiro dal lavoro, risparmio, investimento). 

 

Tutti noi abbiamo necessità di parlare di cose semplici. 

La nostra vita quotidiana è fatta di scelte. E per scegliere dobbiamo essere informati, E per essere informati dobbiamo leggere, studiare, ascoltare, e soprattutto metterci nelle condizioni di valutare chi e cosa ascoltare.

NON abbiamo bisogno di qualcuno che ci dice COSA dobbiamo fare, ma abbiamo necessità di chi ci dice COME dobbiamo fare una determinata cosa nel miglior modo possibile, per far si che possiamo raggiungere ciò che desideriamo in assoluta tranquillità.

 

Buona Educazione finanziaria a tutti






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Autore: Alfonso Paura 21 novembre 2024
Non sono qui per salvare il B.N.P.L. da voi, ma voi dal B.N.P.L. Titolo un pò scherzoso 😊 con una frase rivisitata di un noto film. Quindi, nessuna campagna contro lo strumento, ma solo alcune considerazioni sul fenomeno ormai molto diffuso anche in Italia. In realtà questa "moda" merita attenzione. Ne ho parlato spesso del B.N.P.L. (buy now pay later) , il fenomeno del “compro ora pago dopo, in 3/4 rate”. Come scrive il #Sole24ore, “Il B.N.P.L. ti insegue durante gli acquisti”. Ed è proprio così. Ormai ogni volta che siamo online (e non solo) e desideriamo acquistare qualcosa, ecco che spunta fuori la proposta di pagare in 3/4 comode rate mensili. 📌Secondo una recente indagine di #Crif, il B.N.P.L. registra un incremento, nel secondo trimestre del 2024, del +133% rispetto al primo trimestre del 2022.
Autore: Alfonso Paura 6 novembre 2024
In Italia, il tema della #pensione è sempre più fonte di preoccupazione. La previdenza pubblica sta infatti attraversando un momento di crisi strutturale che rende necessaria una seria riflessione sul futuro pensionistico. D’altro canto, ci sono ancora tanti “falsi miti” che condizionano il decollo della previdenza complementare.  Tutto questo porta molte persone a chiedersi se le pensioni pubbliche saranno sufficienti a garantire un reddito adeguato dopo la fine della vita lavorativa, ma poche persone ad agire per migliorare le cose. Il sistema contributivo, oggi prevalente, calcola l'ammontare della pensione sulla base dei contributi effettivamente versati durante la carriera lavorativa. Con carriere sempre più frammentate e flessibili, questa formula penalizza chi non ha una storia contributiva lineare o chi ha subito interruzioni di carriera, rendendo ancora più evidente la necessità di forme di previdenza complementare.
Autore: Alfonso Paura 18 settembre 2024
Questa domanda, apparentemente semplice, nasconde una riflessione profonda che coinvolge sia la nostra vita personale che professionale. Ogni giorno ci troviamo a dover scegliere tra una ricompensa immediata (l'uovo oggi) e un beneficio maggiore, ma a lungo termine (la gallina domani). La decisione che prendiamo può avere un impatto significativo sul nostro futuro.
Autore: Alfonso Paura 23 maggio 2024
"Ma quanto è bello andare in giro per le scuole bolognesi se hai una Mission Special che allontana i problemi E la scuola (non) va…" (testo riadattato della famosissima canzone dei Lunapop..) Due licei di Bologna che hanno deciso di coinvolgere i ragazzi in un percorso di Educazione finanziaria. Mi sono divertito molto. E’ stata un’esperienza molto bella ed arricchente.
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